La dermatite atopica è un’affezione cutanea a carattere recidivante o cronico. Tende a insorgere nel periodo neonatale o in quello infantile e, oltre ai bambini, può interessare anche gli adulti. Nei più piccoli si manifesta prevalentemente a livello del volto e sulle superfici estensorie degli arti, mentre negli adolescenti e negli adulti si manifesta più frequentemente dietro al ginocchio e sulla piega del gomito.
Le manifestazioni principali sono prurito, secchezza e arrossamento cutaneo. Nel caso dei neonati, la cura richiede una particolare attenzione visto il delicato equilibrio della loro pelle.
Di seguito 5 pratici consigli per prendersi cura della dermatite atopica nei neonati, condizione che può risultare particolarmente fastidiosa per il piccolo e frustrante per i genitori.
Mantieni la pelle ben idratata con emollienti specifici
L’idratazione costante è fondamentale per ridurre la secchezza e il prurito che caratterizzano la dermatite atopica. Gli emollienti specifici per neonati formano una barriera protettiva che contribuisce a trattenere l’umidità e a rafforzare la pelle delicata dei piccoli, riducendo il rischio di irritazioni. Ridurre il prurito è importante perché si evita il grattamento che, quando è eccessivo, porta a lesioni cutanee che potrebbero favorire l’insorgenza di infezioni cutanee.
Un prodotto coadiuvante per questo scopo è Babygella Crema Protettiva con Complesso Prebiotico, un’emulsione con ingredienti di origine naturale adatta per viso e mani e indicata anche per bambini che presentano una storia di dermatite atopica da lieve a moderata.
Fai bagnetti brevi di massimo 10-15 minuti con acqua tiepida
La routine del bagnetto è importante per i più piccoli, ma è importante non esagerare perché bagnetti troppo lunghi possono irritare la pelle, soprattutto nei neonati che soffrono di dermatite atopica e quindi hanno una cute più delicata. In linea di massima non si dovrebbero superare i 15 minuti ed è importante che l’acqua sia tiepida; se troppo calda può peggiorare l’irritazione.
È importante anche usare prodotti detergenti delicati che non alterano il naturale equilibrio del microbioma cutaneo. Si deve ricordare sempre che la prevenzione è la migliore delle cure.
Vesti il bebè con abiti morbidi e traspiranti in cotone organico
Anche l’abbigliamento ha una certa importanza. È opportuno evitare i tessuti sintetici e/o ruvidi perché costituiscono un fattore di irritazione. È invece consigliabile utilizzare abiti in cotone organico, che è un tessuto morbido e traspirante, utile a ridurre il rischio di frizioni e a mantenere la cute più fresca. Sono accorgimenti importanti perché contribuiscono a gestire meglio la dermatite.
Evita sbalzi di temperatura e ambienti secchi
Gli sbalzi di temperatura e l’aria secca possono peggiorare le manifestazioni della dermatite atopica. Si deve infatti considerare che nei neonati che soffrono di questa condizione la barriera cutanea è più debole del normale e gli sbalzi di temperatura e l’aria troppo secca possono danneggiarla ulteriormente e causare anche disidratazione.
Nei limiti del possibile, è consigliabile evitare di sottoporre il piccolo a frequenti sbalzi di temperatura. Negli ambienti domestici si potrebbe anche prendere in considerazione la presenza di un umidificatore, allo scopo di mantenere un livello di umidità ottimale.
Riduci il contatto con sostanze irritanti e potenzialmente nocive
Il consiglio potrà sembrare banale, ma la dermatite atopica è una condizione molto particolare. Si deve tenere presente che il termine “atopia” indica un’eccessiva reattività nei confronti di agenti che, nella maggior parte delle persone, sono invece praticamente innocui. È quindi fondamentale non esporre il piccolo al contatto con tessuti sintetici, prodotti chimici aggressivi o irritanti perché questi potrebbero essere causa di forti irritazioni e prurito.