“Tra quattro settimane è Natale”, pensa Serafino mentre rincasa sulla sua bici. “Sarà proprio triste qui da noi, senza luci e senza neanche un po’ di decorazioni per la strada. A luccicare ci sarà al massimo un paio di fiocchi di neve”, sospira. Serafino abita ai margini di una grande città. Prima tra questa zona e la città c’erano prati e campi, ma ormai le fabbriche, le strade e le linee dell’alta tensione hanno inghiottito tutta la campagna. Tutto è grigio e ricoperto di cemento. “Devo sbrigarmi, altrimenti non finirò in tempo la sorpresa!”, pensa Serafino. La sua sorpresa! Lui ha sempre la testa piena di idee. Se ci pensa, gli viene da ridere. Nei dintorni Serafino è famoso per le sue invenzioni. “È un tipo originale”, dicono alcuni, “un bravo inventore”, commentano altri.
“È un artista”, dicono i suoi amici, che lo ammirano. E sono molti, i suoi amici, perché tutti apprezzano la sua generosità e il suo buonumore. Quando c’è un problema a casa, o quando qualcosa si rompe, è a Serafino che si chiede una mano, perché a lui viene sempre qualche idea geniale per riparare il guasto. E poi da lui si trova ogni volta proprio la vite che si cerca da tempo per rimettere in sesto una pentola, un giocattolo o una vecchia radio. Difatti, Serafino non riesce mai a gettar via niente: pezzi di legno, fil di ferro, brandelli di cuoio o di stoffa, una scatoletta di latta, una vecchia gomma da bicicletta – lui conserva sempre tutto! E visto che non gli basta, raccatta anche i rifiuti che gli altri hanno buttato via e se li trascina in casa. Dalla cantina alla soffitta, è tutto pieno zeppo di roba. “Ogni cosa può servire, una volta o l’altra”, dice ridendo quando i vicini lo prendono in giro. Del resto, l’anno scorso sono rimasti a bocca aperta: quando in estate gli uccelli si sono avventati a lucenti frotte sulle fragole, lui ha fabbricato dei fantastici spaventapasseri che sembravano fantasmi e si muovevano al minimo soffio di vento. Meno male che il suo gatto non si è messo a dargli la caccia! Serafino li ha mostrati tutto orgoglioso ai suoi amici, che sarebbero stati molto contenti di averne qualcuno anche loro.
Un giorno la gente del quartiere ha avuto la sensazione che Serafino stesse preparando una sorpresa segreta: l’uomo ha spiegato un grande telone nel cortile, e tutti si sono incuriositi. Ma nessuno poteva guardare che cosa c’era dietro, a che cosa stesse lavorando: Serafino non ci faceva entrare neanche i bambini. Poi qualcuno ha incontrato Vittoria e le ha fatto qualche domanda, perché lei nel giardino di Serafino va spesso a giocare. La bambina lo ammira molto, perché una volta ha guarito la sua bambola che non riusciva più né a chiudere, né ad aprire gli occhi. E lui un giorno le ha raccontato come sono belle le strade della città a Natale, quando sono tutte decorate di luminarie e ghirlande. Invece qui è sempre buio e triste. Di quelle parole Vittoria non si è dimenticata, e ora dice sicura: “Serafino sta preparando una bella sorpresa per Natale!” La Vigilia di Natale tutti gli abitanti del quartiere, grandi e piccoli, si dirigono verso la casa di Serafino. Fa freddo, e tutti restano lì imbacuccati ad aspettare. Dove sarà mai la sorpresa di cui parlano tutti? Di punto in bianco si accendono i riflettori e nel cortile risuona la musica di Natale. A quel punto Serafino esce di casa e, piano piano, tira via il tendone.
Ecco che nel mezzo del cortile si vede… un meraviglioso albero di Natale! L’albero scintilla, tintinna e gira. È fatto di legno ed è decorato da cima a fondo di piccole figurette colorate e di oggetti in fil di ferro, legno e metallo. Serafino li ha creati tutti con i rifiuti che non è riuscito a gettar via. Le figurine danzano e girano, illuminate da migliaia di lucette variopinte. Chi aveva mai visto un albero fatato tanto meraviglioso? Ma del resto, questo non è forse l’albero di Natale di Serafino!