Sono un bambino di nome Pedro e abito a San Isidro, una piccola città del Michoacán. Fa molto freddo qui e ci sono molte colline pieni di alberi. Io credo che per questa ragione tutte le nostre case sono fatte di legno. Nella mia comunità abbiamo varie feste durante l’anno; ognuna ha una celebrazione speciale. Il Giorno dei Morti è la più importante dell’anno. In ottobre, le farfalle Monarca ci avvisano che stanno per arrivare le anime dei morti e che dobbiamo preparare ogni cosa per riceverle. Queste farfalle le chiamiamo anime e ne abbiamo molta cura. Sono di colore arancio e nero ed incominciano ad arrivare a migliaia nei nostri boschi per attendere la festa dei Morti. Il 22 ottobre, quando mancano ancora dieci giorni alla festa, incominciamo i preparativi.
Molto presto, prima dell’alba, facciamo dei fuochi d’artificio che annunciano l’arrivo dei bambini e delle bambine che sono morti da meno di un anno, e che noi chiamiamo angioletti. Adorniamo le porte con fiori gialli per dare loro il benvenuto. Quello stesso giorno prepariamo per loro una bellissima cesta con del cibo affinché non abbiano fame e stiano bene. Ci mettiamo molti fuochi d’artificio, che piacciono ai bambini, inoltre: biscotti, dolci, panini, bibite e frutta. Anche fiori ed una candela di cera per far loro luce. Questa cesta rimane in casa ed il primo di novembre la si porta al cimitero. Le persone che hanno un parente morto da meno di un anno, devono fargli una croce di legno durante questi giorni. Per questo si usa il yarhin, che è il cuore del pino. Questo legno è molto forte e dura molto. La croce dev’essere grande e molto ben lavorata e scolpita.
Un’altra cosa che facciamo è allestire e decorare le corone per i defunti. Si fanno di legno e foglie di palma; poi si adornano con molti fiori e carta colorata. Ogni anno, la mia mamma prepara una corona che portiamo a mio nonno; mi piace aiutarla affinché risulti molto bella. Il pane delle anime è molto importante per queste celebrazioni. Il panettiere del villaggio deve incominciare a farlo una settimana prima per poterne poi avere la quantità necessaria. Questi pani sono piccoli e salati; sono di varie forme: rotondi, triangolari e quadrati, con piccole decorazioni. Quando mancano solo pochi giorni alle celebrazioni, dobbiamo sistemare il cimitero. Si tolgono le erbacce, gli sterpi e le pietre, si ricompongono le croci vecchie; con pala e forcone si rimescola la terra sopra le tombe e si fa intorno ad esse una decorazione con pietre di fiume. Inoltre si ripulisce e si decora la piccola cappella del cimitero dove si celebrerà la messa.
Il 31 ottobre, un giorno prima della festa, si prepara una cesta con il cibo per i defunti adulti, simile a quella che si fa per gli angioletti. Questa cesta e la sua tovaglietta devono essere nuove ed ogni cosa che si mette dentro la si dedica ad un defunto: Questo pane per mio zio, questa frutta per mia nonna, questa bibita per il mio padrino… Lo facciamo con attenzione affinché non manchi quello che piace ad ognuno, come sigarette, mescal (un liquore) o birra. La notte prima della festa abbiamo già procurato tutto il necessario: i fiori gialli e di cempasúchil, le candele, la frutta, i pani, i razzi, il copal (un legno resinoso da bruciare), i biscotti ed il liquore.
Il 1 e il 2 novembre celebriamo le feste. Il primo giorno facciamo i fuochi d’artificio prima che albeggi per guidare i morti recenti verso di noi. Poi andiamo alle tombe e la gente della comunità porta candele in regalo per i parenti che hanno un defunto recente. Durante la mattina decoriamo le croci di legno. Mettiamo dei fiori silvestri, frutta, guaiave, arance, pani, carte colorate, bottiglie di liquore, bibite, biscotti e panini dolci. Questo primo giorno è dedicato ai giovani ed ai bambini defunti. La gente porta le corone e le croci decorate e, nella cappella del cimitero, si celebra la messa dedicata ai morti che sono ritornati.
Il 2 novembre è dedicato ai defunti adulti. In questo secondo giorno ci sono più persone e si possono vedere tutte le tombe decorate, piene di fiori e di candele accese. Il cimitero appare vivace con tutti quei colori e con tanta gente che sta conversando. Io credo che i morti debbano sentirsi molto felici perché è tutto molto bello.