Era la notte di Natale. Nevicava fitto fitto ormai da molte ore ed il paesaggio del Polo Nord tutto bianco, sembrava incantato. Babbo Natale, come ogni anno, aveva preparato una slitta carica di giocattoli da portare ai bambini di tutto il mondo.
Ormai pronto per partire,bevve una calda cioccolata, infilò il suo caldo berretto rosso, uscì nella notte fredda e diede il via alle renne. Ma la slitta non si mosse di un solo millimetro: la renna Guendalina, capo del traino, non voleva proprio saperne di mettersi in viaggio:se non partiva lei, non si muovevano neanche le sue compagne.
Babbo Natale, stupito ma anche un po’ arrabbiato, si avvicinò alla sua renna e, con voce dura, le chiese: “Perché ti metti a fare i capricci proprio la sera in cui devo lavorare di più? Lo sai che i bambini mi stanno aspettando!”. Guendalina con calma rispose:”E’ la notte della vigilia di Natale e non mi va di lavorare, voglio riposare!”
Babbo Natale allora decise di provare a convincerla con la dolcezza e le disse: “Cara la mia renna, lo sai che sei la mia preferita! Se tiri la slitta e fai il tuo dovere ti prometto che al ritorno ti darò una fetta di panettone.”La renna rifletté per un attimo che lei da sempre desiderava mangiare un po’ di quel dolce così invitante e profumato, ricco di morbide uvette e gustosi canditi. Si rivolse allora a Babbo Natale e gli disse:”Va bene, accetto. A patto però che la fetta sia grande, anzi enorme!” Così la renna mantenne la sua promessa e guidò la slitta in ogni parte del mondo. Babbo Natale, ad ogni bambino che quella notte lo stava sognando,portò tanti giocattoli e ghiotti dolcetti.
Terminate le consegne, la slitta fece ritorno al Polo Nord.Tutti erano stanchi, ma molto felici. Babbo Natale ricordò la promessa, entrò in casa e prese non una fetta, ma un enorme panettone intero che donò a Guendalina ringraziandola. Lei decise di dividerlo con le sue amiche renne. Babbo Natale, soddisfatto, pensò che anche per quel Natale ce l’aveva fatta a portare felicità ai bambini.Un solo pensiero lo preoccupava: “Cosa inventerà l’anno prossimo Guendalina per non tirare la slitta? Ma… alla fine fece spallucce… in fondo aveva un intero anno per escogitare uno stratagemma per costringere la renna a fare il suo dovere.