La Befana aveva un carattere proprio originale: era una donna strana, un po’ stramba, ed era molto contenta di poter diventare invisibile. Infatti si divertiva molto, quando puniva qualcuno senza essere vista. Dovendo sempre sapere con la massima precisione chi punire e chi premiare, era costretta a conoscere tutti i fatti degli altri. Così molti dicevano che fosse una vecchia impicciona, curiosa e pettegola. La Befana era molto furba e lesta, nonostante fosse tanto vecchia. Quanti anni veramente avesse nessuno lo ha mai saputo. Certo doveva averne tantissimi, ma, nonostante i suoi fossero trecento o quattrocento anni, era ancora molto forte, tenace e non era mai stanca.
C’era chi diceva che amasse molto le allegre compagnie, le feste e i balli e che anzi fosse ancora una perfetta ballerina. La Befana era, nel medesimo tempo, un po’ fata e un po’ strega. Da buona fata era generosa e affettuosissima con i bambini buoni che cercava di premiare nel modo migliore. Da brutta strega, quando doveva punire i bambini capricciosi, diventava brontolona, severa, scorbutica e dispettosa. Ma pur se così terribile nel suo aspetto, la Befana, salvo casi straordinari, usava sempre i suoi grandi poteri a fin di bene: correggeva, educava e riprendeva i bambini, esortandoli al bene e al comportamento esemplare.