Nei bambini, possono capitare situazioni in cui i livelli di glucosio molto bassi, possono indurre il corpo a bruciare i grassi come mezzo alternativo di energia.
Questo processo, tecnicamente noto come chetosi, porta alla produzione nel corpo di una sostanza chiamata acetone, che determina uno squilibrio metabolico. Non si tratta di una malattia vera e propria, ma piuttosto di un disturbo, abbastanza diffuso nei bambini tra i 10 mesi e i 4 anni. L’acetone non causa conseguenze se riconosciuto in tempo, ma può essere pericoloso se presente in grandi quantità o se ignorato a lungo.
In questo articolo vedremo come riconoscerlo in base ai sintomi e qual è il trattamento più adeguato.
Cosa causa l’acetone nei bambini?
L’acetone può verificarsi sia nei bambini sani sia in quelli con determinate condizioni. Pertanto, la causa dipende dallo stato di salute del bambino.
Nei bambini sani, l’inappetenza può portare al digiuno, che comporta una netta diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue. Ciò può indurre il corpo a bruciare grassi, determinando una prolungata ipoglicemia. In caso di assenza di altre patologie, la chetosi può essere anche la conseguenza di una dieta sbilanciata, perché magari troppo ricca di grassi e proteine animali e povera di zuccheri.
Nei bambini con malattie pregresse, l’acetone può formarsi anche come conseguenza della febbre, specie in presenza di vomito. La faringite, può impedire al bambino di assumere la corretta dose di zuccheri, dal momento che causa inappetenza, e può portare alla chetosi. D’altra parte, per il diabete di tipo 1, la glicemia può aumentare a causa della mancanza di insulina nel suo corpo.
Quali sono i sintomi dell’acetone?
Gli episodi si verificano quasi sempre al mattino dopo un digiuno notturno, spesso uno più lungo del solito. La crisi è di solito rapida e questi sintomi durano dalle 24 alle 48 ore. Le manifestazioni più evidenti prevedono disagio addominale e nausea, a volte progredendo verso il vomito.
Sonnolenza, inappetenza, nausea, pallore e vomito, sono le conseguenze dei bassi livelli di glucosio, sia nei bambini sani che in quelli diabetici. L’urina e l’alito posso assumere un forte odore. Nel secondo caso, molti medici segnalano che può ricordare l’odore delle mele mature.
Per quanto riguarda i bambini sani, è possibile rilevare i corpi chetonici con il test delle urine. Tuttavia, per i diabetici, è necessario misurare la glicemia e l’acetone attraverso un glucometro.
Se somministrato con liquidi per via endovenosa con soluzione salina e destrosio, il bambino migliora notevolmente e di solito torna in salute entro poche ore. E’ prevista anche la somministrazione di medicinali specifici dietro prescrizione medica.
Trattamento
È importante consultare il pediatra in caso di insorgenza dei sintomi citati. In questo modo, può analizzare lo stato di salute di tuo figlio e creare un piano di trattamento in grado di evitare l’insorgere del problema in futuro.
La dieta deve essere povera di cibi grassi con alimenti ricchi di fibre e carboidrati complessi, la cui digestione comporta un rilascio graduale e duraturo di glucosio nell’intestino (pasta, cereali, pane).
I succhi di frutta sono fortemente consigliati, specie ai bambini ipoglicemici, poiché ricchi di acqua e zuccheri, utili per eliminare i corpi chetonici. Con i bambini diabetici con iperglicemia, somministra bevande senza zucchero ed evita troppi carboidrati. Il bambino deve essere reidratato con continuità, ma senza eccessi.
È importante garantire il riposo al bambino in fase chetogenica. Diversamente, facendo esercizio fisico, il corpo sarà costretto a ottenere energia dai grassi, non essendoci riserve di glucosio. Pertanto, aumenteranno la produzione di acetone.
L’acetone è comunque un problema che si risolve spontaneamente con l’avanzare dell’età del bambino, ma resta comunque di primaria importanza seguire una dieta sana ed equilibrata.