I ricordi dimenticati di un bambino sono proprio li, in quell’oggetto dalla forma a volte strana, a volte colorata, altre volte così particolare da sembrare una navicella spaziale. La culla per un bambino rappresenta il primo nido in cui viene accolto nella sua famiglia. Un luogo caldo, accogliente, ricco di colori e movimento, avvolto dall’amore dei suoi genitori, che dall’alto osservano, guardano e ammirano.
Eppure in quel luogo incantato, dove il corpo cresce e la mente si sviluppa, i ricordi si perdono e l’unico modo per recuperarli è attraverso la memoria condivisa. E dopo anni di vita spensierata, un giorno, all’improvviso, ascolti da tua mamma una frase:
“Ricordo quando in culla…” ed è in quel momento un mondo ormai passato torna alla luce, e anche se i ricordi non ci sono, ti sembra ugualmente di ricordare quando nella culla stringevi forte il tuo peluche preferito, avvolto dal piumone che tua madre con tanta cura aveva preparato. Ricordi gli animali che volavano in tondo sopra di te, accompagnati da una dolce melodia, che ogni sera ti prendeva per mano e ti portavano in un mondo fantastico, che ogni mattina svaniva.
La culla è il primo letto, il primo luogo nel mondo dedicato a te, di tua proprietà. Quel posto nel mondo in cui seppure così piccolo, puoi rifugiarti quando gli occhi si chiudono. La culla è dove hai pianto e hai scoperto la forza e la potenza dell’abbraccio di una mamma.
Non importa se non ricordi quel magico luogo, perchè ci sono persone al tuo fianco che lo ricordano e hanno la forza di trasmetterti quei momenti fino al punto in cui tu posso esclamare “Questo lo ricordo anche io!”.