Vestito rosso orlato di pelliccia bianca, lunga barba bianca, cappello a punta… ecco Babbo Natale, il buon vecchietto che puntualmente ogni anno arriva con un sacco pieno di regali per i bambini. Durante il periodo di Natale lo si incontra ovunque: nelle strade, nei supermercati e nelle piazze. Tutti i bambini del mondo conoscono bene Babbo Natale, ma forse non sanno la sua vera storia. Tantissimi anni fa viveva a Patara, una cittadina dell’attuale Turchia, un giovane di nome Nicola, figlio unico di una ricca famiglia. Grazie al suo carattere buono e generoso, Nicola fu nominato vescovo di Mira e in vita divenne così famoso per i suoi miracoli che quando morì fu fatto santo. Nicola amava moltissimo i bambini e cercò sempre di proteggerli e di aiutarli, soprattutto quelli più sfortunati.
Si racconta che un giorno andò in aiuto dei bambini poveri e affamati di una lontana città. Raccolse frutta, verdura, farina e zucchero dal mercato del suo paese e li fece caricare su una grande nave con cui navigò fino alla città. Poi andò a trovare tutti i bambini poveri e lasciò a ognuno un bel cesto pieno di cibo. Si racconta anche che una volta aiutò un uomo che non aveva la dote per le sue tre figlie, gettando per tre notti un sacco pieno d’oro dentro la sua casa. Da allora San Nicola divenne noto a tutti come colui che porta i doni.
Quando morì, San Nicola fu sepolto a Mira. Alcuni secoli dopo dei marinai portarono la sua salma a Bari, da dove il culto di San Nicola si diffuse in tutta Europa e in America. In alcuni paesi, per esempio in Olanda, c’è ancora l’usanza di festeggiare il 6 dicembre, giorno della morte di San Nicola: i bambini ricevono i regali da Piero il Nero, il fedele valletto di San Nicola, che infila i doni nei camini.
Dal momento che San Nicola, come Santa Lucia e la Befana, portava regali e dolci, col passare dei secoli si è trasformato nel simpatico e rassicurante vecchietto panciuto che ogni anno riempie di gioia i bambini di tutto il mondo. In America e in Canada, infatti, Babbo Natale si chiama proprio Santa Claus, nome che deriva direttamente da quello latino di San Nicola: Sanctus Nicolaus.
La casa di Babbo Natale
Tutti i bambini sanno che Babbo Natale vive al Polo Nord in Via del Gelo numero 1. Abita insieme alla signora Natale in una grande casa di legno fra montagne coperte di neve per quasi tutto l’anno. La casa è molto lontana dal villaggio e non si raggiunge facilmente, soprattutto quando il sentiero è bloccato dalla neve. Babbo Natale non scende quasi mai al villaggio, tranne quando uno dei suoi fidati elfi lo lascia perché ormai vecchio e desideroso di passare più tempo con la sua famiglia. Allora Babbo Natale, un po’ triste, è costretto a recarsi alla Gazzetta del Polo Nord per mettere un annuncio: “Cercasi elfo volenteroso e fidato per lavorare in una famosa fabbrica di giocattoli. Disponibilità totale per assicurare a tutti i bambini del mondo un Buon Natale”. Lavorare per Babbo Natale è molto faticoso perché la sua grandissima fabbrica di giocattoli è sempre aperta.
Infatti, occorre un intero anno per costruire i giocattoli che Babbo Natale riesce a consegnare in una sola notte a tutti i bambini del mondo. Al lavoro ci sono squadre di elfi sempre indaffaratissimi a costruire biciclette, bambole, giochi elettronici, animali di peluche, puzzle e trenini. Nel frattempo Babbo Natale legge attentamente tutte le letterine che gli arrivano e annota sul suo quaderno quello che deve portare a ogni bambino. A volte, però, riceve delle lettere che lo rendono molto triste: “Caro Babbo Natale, di solito ti chiedevo dei giocattoli, ma quest’anno la mia mamma e il mio papà hanno detto che non abbiamo i soldi per festeggiare il Natale”. Per questi bambini più sfortunati Babbo Natale fa preparare pacchetti speciali dove la signora Natale mette vestiti, scarpe e coperte che ha cucito con cura accanto al grande camino per tanti mesi. Per loro la signora Natale ha anche cucinato dolcetti che confeziona in colorati sacchetti. Le cose da preparare sono tante e ogni anno Babbo Natale ha paura di non fare in tempo. Ma con tanto lavoro e un pò di magia, il pomeriggio della vigilia di Natale è tutto pronto. l pacchetti vengono messi sulla slitta volante e Babbo Natale si occupa delle sue otto renne: le nutre con latte e biscotti, pettina loro il manto,poi le attacca alla slitta. Appena in cielo si accende la prima stella della sera ecco che Babbo Natale parte per il suo magico viaggio in giro per il mondo.
Le renne di Babbo Natale
Tantissimi anni fa Babbo Natale viaggiava a piedi, ma col tempo il suo lavoro diventò troppo faticoso: le città si facevano sempre più grandi e i bambini più numerosi. Babbo Natale decise allora di costruire una fantastica slitta volante. Ma a quei tempi non esistevano i motori e Babbo Natale organizzò un concorso tra gli animali per trovare quello più adatto a trainare la sua magica slitta. Al concorso parteciparono due elefanti, quattro leoni e otto renne. I primi a provare furono gli elefanti, ma appena si appoggiarono sul tetto di una casa lo sfondarono; poi toccò ai leoni, ma un bambino che li vide si spaventò così tanto che da allora non ha più scritto a Babbo Natale.
Alla fine vinsero le renne che continuano ancora oggi a servire Babbo Natale alla perfezione. Le renne di Babbo Natale si chiamano: Cometa, Ballerina, Fulmine, Donnola, Freccia, Saltarello, Donato, Cupido.
Il folletto di Natale
In Svezia, Babbo Natale si chiama Jul Tomte, che significa “piccolo uomo di Natale“. E’ un piccolo folletto con una lunga barba bianca, un cappello rosso a punta e due zoccoli di legno. Anticamente Jul Tomte non portava i regali, anzi, era lui che la notte di Natale riceveva dai contadini del cibo e in cambio vegliava sulle loro fattorie per tutta la notte. Col tempo Jul Tomte è diventato il simbolo del Natale svedese: bussa con un bastone alla porta delle case e porta i doni ai bambini buoni.